Questa originale crossover a cinque porte ha una linea fuori dal coro, contraddistinta dall’imponente frontale impreziosito da numerosi profili cromati e dalle luci diurne a led che incorniciano i fendinebbia; a sottolinearne la sportività ci sono le maniglie posteriori nascoste nelle cornici dei finestrini, e i grandi cerchi in lega (fino a 19”) con gomme ribassate che “riempiono” alla perfezione i larghi passaruota. Peccato, però, che i finestrini dietro siano fissi.Rispetto alla C4, dalla quale eredita la piattaforma, è più alta di un paio di centimetri e più lunga di venti (per un totale di 428 cm); che si tratti di una vettura particolare è evidente anche nell’abitacolo, molto ricercato nelle soluzioni estetiche come nelle finiture e reso particolarmente luminoso dal parabrezza panoramico che si prolunga nel tetto (tanto che le alette parasole sono montate su siparietti scorrevoli discendenti).
La posizione di guida rialzata e i comandi dolci agevolano nella guida in città, ma sul pavé “si balla” parecchio per colpa delle rigide sospensioni: sono tarate in funzione dell’agilità e della tenuta di strada, in effetti di livello notevole. Adatto alla bisogna anche il 2.0 turbodiesel da 163 CV, capace di spingere con grande vigore “allungando” sino a 4750 giri; è abbinato a un cambio manuale a sei marce dagli innesti molto fluidi (ma la frizione è un po’ pesante).
La Sport Chic è la top di gamma e offre di serie anche i sedili in pelle con funzione di massaggio della zona lombare, il “clima” bizona e il sistema che avvisa se sopraggiunge un veicolo che si trova nell’angolo cieco degli specchi retrovisori. Per risparmiare un po’ senza patire grosse rinunce c’è la So Chic, con sedili in pelle e tessuto anziché totalmente in pelle e cerchi di 17” al posto di quelli di 18”.